Addestramento dei cuccioli

PER CAPIRE COME INSEGNARE AD UN CUCCIOLO BISOGNA TENERE PRESENTI TRE COSE: 

- COLLOQUIO VISIVO: il primo comando, che solitamente si insegna ad un cucciolo è quello di stare seduto, il cucciolo inizialmente guarderà da tutte le parti fuorchè i nostri occhi. Il cane capirà poco per volta che deve avere un colloquio visivo con noi. Con gli occhi ci comunica la sua attenzione, e noi catturiamo la sua. In questo modo si raggiunge una perfetta simbiosi tanto nell' addestramento quanto lo sarà nella vita in famiglia. Dai nostri occhi impara a capire cosa vogliamo da lui.

-  POCHE PAROLE: mentre sta apprendendo un comando, devono essere usate solo due o tre parole, ad esempio il comando, SEDUTO, il suo nome quando serve, e il NO se sbaglia, per essere il più chiari possibile. Se durante le lezioni inizialmente si distrae possiamo richiamarlo, magari facendo un semplice, "pss pss", e scuotendolo un poco la mano che contiene il premio, in modo da richiamarlo senza l' uso di parole. Soprattutto inizialmente un cane che non ha ben presente il concetto che l' addestramento è impegnativo ma bello, potrebbe tentare di svignarsela, ma bastano pochi trucchetti, per esempio se lui tenta la fuga possiamo impedirgli di andarsene restingendo la zona d' addestramento. Nel giro di poco non scapperà più, perché sa che il premio è molto gustoso.

- MOVIMENTI A RALLENTATORE: per fargli intuire cosa vogliamo da lui è indispensabile che inizialmente ci muoviamo a rallenty come in una moviola; ad esempio con il comando STAY, (stare fermo mentre noi ci allontaniamo), quando lui vede che ci allontaniamo istintivamente ci segue, ma il comando prevede che lui stia fermo; quindi dopo aver detto il comando con fermezza, facciamo retromarcia, facendo inzialmente solo pochi passi indietro, fatti a rallentatore, per permettergli di intuire di non seguirci.

- COMANDI NUOVI: bisogna introdurre una solo comando nuovo alla volta, solo quando il comando è pienamente appreso se ne introducono altri. Ad esempio STAY e VIENI, può contenere diverse difficoltà, l' importante è capire (e si intuisce facilmente) fino a che limite ci si può spingere in ogni lezione, per concludere sempre in maniera positiva. In ogni lezione dobbiamo saper apprezzare la sua nuova conquista e lui deve uscirne rafforzato nel carattere per tutti gli obbiettivi raggiunti. . Per ogni nuovo insegnamento il cane impiega poco tra intuire cosa vogliamo da lui ed eseguirlo, in 3 lezioni (fatte in 3 giorni consecutivi) ha intuito cosa vogliamo ed esegue il comando, con qualche incertezza, in 5 giorni (consecutivi) esegue il comando, seguono due giorni di pausa, e la settimana dopo il comando viene eseguito perfettamente senza più incertezze, ed è pronto per introdurne un altro.

- L' AMBIENTE: inizialmente deve essere sempre lo stesso, in una stanza silenziosa, non troppo  ampia, dove puo' concentrarsi, qui il cucciolino ha modo di "studiare" i comandi. Un volta appresi gli stessi comandi possono essere applicati in campo aperto e successivamente in paese.  

PRIMA TRANGE

Questa prima trange, se appresa all' età che va dai 25 giorni ai 90 giorni viene recepita facilmente. Ad esempio già alle età di 50 giorni, i cucciolini già guardandomi negli occhi capiscono quando è il momento di stare seduti, anche senza riceve un premio. I vari comandi base sono:

  • RICHIAMO QUI
  • SEDUTO ZAMPINA
  • STAY e VIENI
  • VIENI NASCOSTO
  • VIENI CON BOCCONE
  • SEDUTO STAY VIENI BOCCONE NASCOSTO QUI
  • PASSO E STOP

Questi sono i comandi base principali che ho scelto per insegnare ai cuccioli nei loro primi 90 giorni. In tutto una lezione deve durare dai 5 ai 7 minuti, oltre i quali risulterebbe essere pesante per un cucciolo. In ogni lezione insegno un comando nuovo. Ogni comando va ripetuto per tre volte nella stessa lezione e deve concludersi sempre positivamente. Oltre al comando nuovo, si ripassano quelli che già sa, sempre per tre volte ciascuno. Dopo 3 lezioni, il cucciolo ha capito cosa voglio da lui e lo mette in pratica, alla quinta lezione il comando viene svolto perfettamente.

QUI e SEDUTO

SEDUTO è il primo comando ad essere insegnato,  si aiuta con la mano  il cucciolino a sedersi, concedendo il premio, a piccoli pezzetti.

L'obbiettivo di questo comando è insegnare al nostro Cavalier ad andare in un posto preciso che noi indichaimo con il dito e pronunciando la parola QUI, ci segue e una volta giunto nel punto indicato, con il comando SEDUTO, deve chinarsi e stare seduto.
I vari passaggi per arrivare a saper eseguire il comando sono questi:

-         PREMIO IN MANO, il cane annusa la mano,

-         Impartire il comando QUI, vedendo il bocconcino il cane segue la mano e va dove noi indichiamo dicendo QUI. Non ha importanza se questo comando non viene capito subito, perchè verrà ripetuto per primo ad ogni lezione, quindi lo imparerà con il tempo.

-         Inizialmente ci si abbassa, per facilitare il contatto visivo, gli sguardi tra cane e conduttore devono incontrarsi, impartire il comando SEDUTO, ripeterlo in modo scandito. Ogni volta che si distrae o altro si riorta nella posizione da seduto.

Solitamente ogni obbiettivo come il seduto in 3 giorni è bell' e imparato in 5 perfetto.

Passare al successivo comando solo quando il cane sa stare seduto senza esitazione e senza muoversi, meno lacune iniziali ci sono, più apprenderà meglio i prossimi comandi, anche perchè stare fermo è la base di partenza per la maggior parte dei prossimi comandi.

QUI SEDUTO STAY VIENI

Gli si impartisce il comando QUI, SEDUTO e poi ci dobbiamo allontanare da lui. Ecco la prima difficoltà, a lui verrà spontaneo vedendoci andare via di venire verso di noi, per cui basta aiutarlo con la mano a stare fermo nella posizione seduto. Questo comando ha bisogno di venir appreso gradualmente. Se inizialmente la distanza tra noi e il cucciolino è di pochi centimetri, poco per volta, nell' arco di settimane, si arriva a più metri.

QUI SEDUTO STAY BOCCONE

Ora viene introdotto un elemento nuovo, un bel pezzo del premio in terra. Quindi il Cavalier è seduto, impartiamo il comando STAY, la distanza inizialmente è poca per riuscire ad evitare il tentativo del cane di prendere il boccone lasciato a terra, e muovendoci a rallentatore lasciamo un pezzo di prosciutto a terra, indicando il boccone diciamo con semplice fermezza NO (per aiutarlo a capire che non deve toccarlo), e stando fermi lo chiamiamo. Se si avvicina al boccone basta impartire il NO ed allontanarlo con la mano, per poi fargli distogliere lo sguardo dal boccone a terra, dandogli subito il premio che abbiamo in mano. I cucciolini sono portati a mettere ogni cosa in bocca, ogni occasione ci si presenta è da cogliere come motivo d' insegnamento. In questo modo nel giro di breve tempo imparerà a non portare tutto alla bocca.

Questo comando verrà utile nel caso un cane si imbatte accidentalmente in boccone avvelenato trovato per terra.

Questi sono i comandi base, essi trovano applicazione nella quotidianeità, per cui basta portarli avanti ripassarli 3/5 minuti per 5 giorni alla settimana. Se avete poco tempo si possono ripetere i comandi, in casa o all' aperto, e quando si ha più tempo si può introdurre il cucciolo in paese, facendo in modo che quanto appreso venga applicato. A questa prima trange di comandi, ne possono seguire altri, ad esempio con l' agility, o insegnandogli a riportarci le cose utili, come il telefono. Da tener presente che se il premio (rinforzo positivo) verrà dato solo per i nuovi comandi, per quelli in cui si è già instaurato un perfetto automatismo il rafforzo sarà il complimento sincero del padrone. In una ricerca scientifica si è dimostrato che il normale processo d' invecchiamento, che comprende il restringimento corticale regionale, la perdita di sinapsi sono reversibili, se avvengono delle adeguate risposte ambientali. L' apprendimento può influenzare numerosi sinapsi. Imparare significa salvare i neuroni dalla morte cellulare. Per cui hanno dimostrato che l' arricchimento ambientale, inteso come "insegnamenti nuovi" e vita di società, migliori il declino in età avanzata. (Fonte: P. M. Greenwood 2007 . Van Praag et al 2005 - Nichol et al 2007).

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